Le lezioni di Yoga di Luglio 2020 sono tenute da Lidia N, Antonella M e Antonella T. allieve dell’Accademia di Formazione insegnanti Yoga “…a scuola con Yogananda” di Scafati
Le lezioni di Yoga di Luglio 2020 sono tenute da Lidia N, Antonella M e Antonella T. allieve dell’Accademia di Formazione insegnanti Yoga “…a scuola con Yogananda” di Scafati
quinta settimana
a cura di Angela Malvone
insegnante di Hatha Raja e Kriya Yoga
Portati disteso in Shavasana
Porta le ginocchia al petto e poi le gambe distese verso l’alto
Poni i piedi a martello e mantieni la colonna diritta distesa, mento al collo
Le gambe e la colonna saranno perpendicolari ad angolo retto
Distendi le braccia lungo il corpo sei in Supta Dandasana
Inpira e porta le gambe verso il tappetino in obliquo
Spingi le mani sul tappetino
Attiva l’addome e solleva il bacino verso l’alto
Mantieni le gambe tese e sostieni se necessario il bacino con le mani sei in Viparita Karani
Solleva il bacino verso l’alto e allinea in un’unica linea spalle, bacino, gambe e piedi sei in Sarvangasana
Inspira ed espira sottilmente sentendo il passaggio dell’aria nella gola
Porta le gambe distese verso dietro oltre il capo
Raggiungi con le punte dei piedi la terra
Conquista pezzi di terra camminando verso dietro
Avrai la colonna distesa verticale alla terra e le braccia rilassate ai lati del corpo sei in Halasana
Respira del respiro sottile che attraversa il collo e rilassa capo e collo
Piega le ginocchia e portale in chiusura delle orecchie
le ginocchia tenderanno a poggiarsi alla terra sei in Karniparasana
Sosta e apprezza la chiusura e l’interiorità della pratica
Rientra anche in questa modalità: porta le mani alle spalle e avvicina le punte delle dita alle spalle sollevando i gomiti verso l’alto
Punta le ginocchia sulla terra e con un movimento come una capriola all’indietro portati in Vajrasana
apprezzerai una completa rivoluzione corporea, mentale e spirituale
Se non riesci a rientrare come descritto…
Rientra stendendo le gambe e srotolando la colonna sul tappetino, portando le ginocchia al petto e quando la colonna è distesa, avvicina il capo alle ginocchia
Porta il capo a terra
Sosta a lungo con le ginocchia al petto prima di distendere le gambe
mantra: Nuova vita scorre dentro di me, Nuova vita!
varianti:
note: procedi gradualmente e con movimenti lenti e consapevoli
benefici
controindicazioni
Buona Pratica e Buona Vita!
a cura di Angela Malvone
insegnante di Hatha Raja e Kriya Yoga
Karnapirasana (la chiusura delle orecchie)
Portati disteso in Shavasana
Porta le ginocchia al petto e poi le gambe distese verso l’alto
Poni i piedi a martello e mantieni la colonna diritta distesa, mento al collo
Le gambe e la colonna saranno perpendicolari ad angolo retto
Distendi le braccia lungo il corpo sei in Supta Dandasana
Inspira e porta le gambe verso il tappetino in obliquo
Spingi le mani sul tappetino
Attiva l’addome e solleva il bacino verso l’alto
Mantieni le gambe tese e sostieni se necessario il bacino con le mani sei in Viparita Karani
Solleva il bacino verso l’alto e allinea in un’unica linea spalle, bacino, gambe e piedi sei in Sarvangasana
Inspira ed espira sottilmente sentendo il passaggio dell’aria nella gola
Porta le gambe distese verso dietro oltre il capo
Raggiungi con le punte dei piedi la terra
Conquista pezzi di terra camminando verso dietro
Avrai la colonna distesa verticale alla terra e le braccia rilassate ai lati del corpo sei in Halasana
Respira del respiro sottile che attraversa il collo e rilassa capo e collo
Piega le ginocchia e portale in chiusura delle orecchie
le ginocchia tenderanno a poggiarsi alla terra
Sosta e apprezza la chiusura e l’interiorità della pratica
Rientra stendendo le gambe e srotolando la colonna sul tappetino, portando le ginocchia al petto e quando la colonna è distesa, avvicina il capo alle ginocchia
Porta il capo a terra
Sosta a lungo con le ginocchia al petto prima di distendere le gambe
Rientra anche in questa modalità: porta le mani alle spalle e avvicina le punte delle dita alle spalle sollevando i gomiti verso l’alto
Punta le ginocchia sulla terra e con un movimento come una capriola all’indietro portati in Vajrasana
apprezzerai una completa rivoluzione corporea, mentale e spirituale
mantra: Nuova vita scorre dentro di me, Nuova vita!
varianti:
note: procedi gradualmente e con movimenti lenti e consapevoli
benefici
controindicazioni
Buona Pratica e Buona Vita!
a cura di Angela Malvone
insegnante di Hatha Raja e Kriya Yoga
Halasana (l’aratro)
Portati disteso in Shavasana
Porta le ginocchia al petto e poi le gambe distese verso l’alto
Poni i piedi a martello e mantieni la colonna diritta distesa, mento al collo
Le gambe e la colonna saranno perpendicolari ad angolo retto
Distendi le braccia lungo il corpo
Inpira e porta le gambe verso il tappetino in obliquo
Spingi le mani sul tappetino
Attiva l’addome e solleva il bacino verso l’alto
Mantieni le gambe tese e sostieni se necessario il bacino con le mani
Solleva il bacino verso l’alto e allinea in un’unica linea spalle, bacino, gambe e piedi
Inspira ed espira sottilmente sentendo il passaggio dell’aria nella gola
Porta le gambe distese verso dietro oltre il capo
Raggiungi con le punte dei piedi la terra
Conquista pezzi di terra camminando verso dietro
Avrai la colonna distesa verticale alla terra e le braccia rilassate ai lati del corpo
Respira del respiro sottile che attraversa il collo e rilassa capo e collo
Sosta e apprezza la chiusura e l’interiorità della pratica
Rientra srotolando la colonna sul tappetino, portando le ginocchia al petto e quando la colonna è distesa, avvicina il capo alle ginocchia
Porta il capo a terra
Sosta a lungo con le ginocchia al petto prima di distendere le gambe
mantra: Nuova vita, è l’inizio di una nuova vita!
varianti:
note: procedi gradualmente e con movimenti lenti e consapevoli
benefici
controindicazioni
Buona Pratica e Buona Vita!
a cura di Angela Malvone
insegnante di Hatha Raja e Kriya Yoga
Sarvangasana (la candela)
Portati disteso in Shavasana
Porta le ginocchia al petto e poi le gambe distese verso l’alto
Poni i piedi a martello e mantieni la colonna diritta distesa, mento al collo
Le gambe e la colonna saranno perpendicolari ad angolo retto
Distendi le braccia lungo il corpo
Inpira e porta le gambe verso il tappetino in obliquo
Spingi le mani sul tappetino
Attiva l’addome e solleva il bacino verso l’alto
Mantieni le gambe tese e sostieni se necessario il bacino con le mani
Solleva il bacino verso l’alto e allinea in un’unica linea spalle, bacino, gambe e piedi
Inspira ed espira sottilmente sentendo il passaggio dell’aria nella gola
Rilassa il capo ed apprezza l’estensione del corpo verso l’alto
Nella corretta posizione il bacino, capo e le punte dei piedi saranno nella stessa linea, il mento allo sterno e tutto il corpo sarà appoggiato sulle spalle
Rientra srotolando la colonna sul tappetino, portando le ginocchia al petto e quando la colonna è distesa, avvicina il capo alle ginocchia
Porta il capo a terra
Sosta a lungo con le ginocchia al petto prima di distendere le gambe
mantra: guardo verso nuovi orizzonti!
varianti:
note: procedi gradualmente
benefici
controindicazioni
Buona Pratica e Buona Vita!
a cura di Francesca Senatore
Il 24 giugno, come da tradizione religiosa, si festeggia San Giovanni ed il solstizio d’estate arriva al suo culmine. Molti sono i riti che celebrano questo importante passaggio dal giorno più lungo dell’anno, quindi quello più illuminato dal sole, al suo graduale declino verso l’autunno.
Il Sole staziona nel cielo per un tempo più lungo prima del suo andamento discendente e la luce profusa è per gli uomini una vera e propria benedizione che li apre alla percezione dei mondi sottili ed è per questo che in tutto il mondo vengono accesi falò per rafforzare il simbolo solare, purificarsi ed allontanare eventuali spiriti maligni.
Le erbe giocano un ruolo di primo piano nelle tradizioni solstiziali e di San Giovanni:
mazzetti di erbe collocati sotto il cuscino favoriscono i sogni divinatori, si raccolgono piante aromatiche, quelle che danno poco fumo e hanno un buon aroma, da bruciare sui falò solstiziali, come timo, ruta, maggiorana. È comune credenza che moltissime piante raccolte in quest’epoca abbiano poteri quasi miracolosi.
La pianta sacra del solstizio d’estate è l’iperico. Esso raccolto a mezzogiorno del solstizio era capace di guarire molte malattie, mentre le radici raccolte a mezzanotte cacciavano via gli spiriti maligni.
L’iperico era appeso sulle porte per proteggere le abitazioni dagli spiriti malvagi, e il suo nome greco hyperikon significa appunto “proteggere” o “sconfiggere un’apparizione”.
Dai fiori gialli con pistilli bene in mostra e petali bucherellati, l’iperico è una pianta che cresce ai bordi dei sentieri di montagna in luoghi soleggiati ed asciutti.
Per la raccolta è bene munirsi di un paio di forbici e di un cestino e scegliere spazi verdi incontaminati lontani dal traffico. Tradizionalmente deve essere raccolto il 24 giugno, giorno dedicato a San Giovanni e per la pianta periodo di fioritura, a cui corrisponde la massima concentrazione di principi attivi quali in primis l’ipericina e iperforina che hanno proprietà antivirali, antibiotiche, antisettiche, antimicotiche. L’erba di San Giovanni ha un effetto calmante e per le sue caratteristiche viene considerata un antidepressivo naturale se assunto in tisane per via orale.
Con le sommità fiorite possiamo produrre un oleolito dalle molteplici virtù : cicatrizzanti, disinfiammanti, antidolorifiche.
Come si prepara:
Prendere un vasetto di vetro con chiusura ermetica e riempirlo con le sommità fiorite dell’iperico appena raccolto. Versare all’interno del vasetto un olio vegetale di vostro gradimento fino a ricoprire del tutto la pianta e rasente al bordo superiore del contenitore scelto. Si può usare olio di mandorle, olio di riso o olio di girasole.
Si avvolge il vasetto in carta argentata o in un sacchetto di carta e lo si lascia al sole per 40 giorni, scuotendolo almeno una volta al giorno per qualche secondo.
Trascorsi i 40 giorni possiamo filtrare l’olio servendoci di una garza posizionata all’interno di un colino. Ripetere l’operazione fin quando l’oleolito non sarà libero da tutti i residui.
Il risultato sarà un olio di un colore rosso intenso che deve essere conservato possibilmente in bottiglie di vetro scuro e con il quale possiamo produrre unguenti, addizionarlo alle creme o usarlo tal quale sulla pelle, ricordandoci però di non esporci al sole dopo l’applicazione perchè rende la pelle fotosensibile.
L’ oleolito d’iperico è utile in caso di scottature, piaghe, dermatite, psoriasi, contratture, acne, arrossamenti ed è anche un ottimo doposole.
Francesca Senatore attualmente studentessa di Naturopatia presso la Scuola Italiana di Scienze Naturopatiche, Operatrice Ayurvedica diplomata nel 2011 presso l’associazione Maha Atharva Veda di Roma. Ha frequentato corsi di floriterapia metodo transpersonale con Ricardo Orozco. Appassionata di cosmesi naturale, da 5 anni, tiene corsi di autoproduzione presso varie associazioni della Campania.
Francesca Senatore___Cosmetici Naturali ___Cell. 329.7623344
Puoi seguirmi su Facebook alla mia pagina : www.facebook.com/Tualnaturale
Instagram: TualNaturale
a cura di Angela Malvone
insegnante di Hatha Raja e Kriya Yoga
Viparita Karani (la posizione capovolta)
Portati disteso in Shavasana
Porta le ginocchia al petto e poi le gambe distese verso l’alto
Poni i piedi a martello e mantieni la colonna diritta distesa, mento al collo
Le gambe e la colonna saranno perpendicolari ad angolo retto
Distendi le braccia lungo il corpo
Inpira e porta le gambe verso il tappetino in obliquo
Spingi le mani sul tappetino
Attiva l’addome e solleva il bacino verso l’alto
Mantieni le gambe tese e sostieni se necessario il bacino con le mani
Nella corretta posizione il capo e le punte dei piedi saranno nella stessa linea, il mento allo sterno
Rientra srotolando la colonna sul tappetino, portando le ginocchia al petto e quando la colonna è distesa, avvicina il capo alle ginocchia
Porta il capo a terra
Sosta a lungo con le ginocchia al petto prima di distendere le gambe
mantra: guardo verso nuovi orizzonti!
varianti:
note: procedi gradualmente
benefici
controindicazioni
Buona Pratica e Buona Vita!
a cura di Angela Malvone
insegnante di Hatha Raja e Kriya Yoga
Supta Dandasana (lil bastone disteso)
Portati seduto con le ginocchia al petto
Senti gli ischi in appoggio sul pavimento
Lentamente srotola la colonna portandoti disteso
Stendi la gamba sinistra verso l’alto e poi la destra verso l’alto
Poni i piedi a martello e mantieni la colonna diritta
Le gambe e la colonna saranno perpendicolari ad angolo retto
Distendi le braccia lungo il corpo
Puoi portare le braccia distese verso l’alto oltre il capo
Rientra portando le ginocchia al petto e avvicina il capo alle ginocchia
Porta il capo a terra
Sosta con le ginocchia al petto prima di distendere le gambe
mantra: io sono stabile!
varianti:
note: talvolta non è semplice regolare ad angolo retto gambe e colonna poiché i tendini dietro le gambe sono poco elastici, può essere utile procedere prima con asana di allungamento
benefici
controindicazioni
– non ve ne sono
Buona Pratica e Buona Vita!
a cura di Angela Malvone
insegnante di Hatha Raja e Kriya Yoga
Portati in piedi in Tadasana
Poni le mani in atteggiamento di preghiera
Sei in Pranamasana
mantra: Om Mitraya Namaha
Solleva le braccia verso l’alto
Sei in Hasta Uttanasana
mantra: Om Ravaye Namaha
Porta le braccia in avanti e scendi verso il basso in contatto mani piedi
Sei in Uttanasana
Porta le mani sotto i piedi
Sei in Padahastasana
mantra: Om Bhanave Namaha – Salutiamo colui che illumina
Porta le mani in appoggio laterale ai piedi
Stendi la gamba destra verso dietro mentre pieghi il ginocchio sinistro
Sei in Ashwa Sanchalanasana
mantra: Om Suryaya Namaha – Salutiamo colui che induce l’attività
Distendi la gamba sinistra allineandola alla destra
Attiva l’addome portando il corpo esattamente in linea
Piega i gomiti
Sei in Kumbhakasana (la tavola)
mantra: Om Khagaya Namaha – Salutiamo colui che si muove veloce nel cielo
Appoggia il corpo sul pavimento
Appoggia il mento, i palmi delle mani, gli avambracci accanto al busto
Mantieni in appoggio il petto
Punta i piedi e porta in appoggio le ginocchia
Solleva il bacino
Sei in Ashtanga Namaskara (le otto parti)
mantra: Om Pushne Namaha – Salutiamo colui che ci fornisce forza e nutrimento
Discendi con il bacino sul terra
Solleva il capo e il petto estendendo le braccia
Sei in Bhujangasana
mantra: Om Hiranya Garbhaya Namaha – Salutiamo l’io cosmico d’oro
Attiva l’addome e solleva il bacino verso l’alto
Porta la testa tra le braccia e i talloni in appoggio
Sei in Adho Mukha Svanasana
mantra: Om Marichaye Namaha – Salutiamo il Signore dell’alba
Estendi la gamba destra verso dietro e piegando il ginocchio porta il piede tra le mani
Sei ritornato in Ashwa Sanchalanasana
mantra: Om Adityaya Namaha – Salutiamo il figlio di Aditi, la Madre Cosmica
Solleva il bacino verso l’alto e porta la gamba sinistra tra le mani
Sei ritornato in Uttanasana
mantra: Om Savitre Namaha – Salutiamo lo stimolante potere del sole
Piega le ginocchia e sollevati in piedi
Porta le braccia verso l’alto in Hasta Uttanasana
mantra: Om Arkaya Namaha – Salutiamo chi è degno di essere pregato
Riportati in Pranamasana
mantra: Om Bhaskaraya Namaha – Salutiamo colui che conduce all’illuminazione
varianti: se non riesci a piegare il ginocchio, puoi lasciarlo scivolare sul tappetino
se non riesci a distendere bene i tendini dietro le ginocchia per poggiare i talloni al pavimento pazienta, riuscirai con la pratica
benefici
controindicazioni
Buona Pratica e Buona Vita!