dalla malattia alla guarigione attraverso una nuova visione secondo il dottor Rike Geerd Hamer
sabato 30 settembre 2023 dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00
Metodo Hamer e medicina alternativa
La Nuova Medicina Germanica nasce dallo studio, dalle riflessioni e dal riscontro clinico rilevato dall’applicazione delle Leggi biologiche della Natura.
Il suo scopo è vedere l’uomo nella sua integrità e renderlo autonomo nel prendere coscienza di se e delle proprie potenzialità evolutive e auto-terapeutiche.
Esiste ormai la consapevolezza che ogni malattia c’è un contenuto originato da un problema percepito dall’individuo e nato a livello emozionale, che si manifesta come reazione organica indispensabile biologicamente all’individuo per superare i pericoli o gli impedimenti che incontra e che si intromettono nel suo vivere sereno.
Ogni persona ha un suo modo di interpretare quel che gli accade ed ognuno ha uno specifico modo di reagire e di affrontare la vita.
Comprendendo il proprio specifico modo di reagire è possibile comprendere come mai di fronte allo stesso problema una persona reagisce in un modo e un’altra in un altro. Con questa conoscenza si riesce a comprendere come fare ad aiutare il paziente a sbrogliare la matassa di idee, pregiudizi, credenze e blocchi che spesso gli impediscono di raggiungere autonomamente lo stato di benessere.
Il seminario ha un carattere introduttivo e non esaustivo al tema, si pone, come obbiettivo, di realizzare un primo momento conoscitivo e teorico dell’argomento e nel pomeriggio pratico-esperienziale.
Sabato dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 e Domenica dalle 9 alle 13.
Il seminario è adatto agli Insegnanti di Yoga o a praticanti assidui che desiderano approfondire pratiche dei mantra esplorando piani profondi interiori.
Il seminario è a numero chiuso ed è obbligatoria la prenotazione.
Il seminario di terrà Sabato dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 e Domenica dalle 9 alle 13.
L’Inno delle Origini e il viaggio di Psiche di Valeria Brasile, socia ordinaria yani, 1046
L’incontro è dedicato alla pratica di un mantra vedico, il nāsadāsīya sūkta (rig veda, x, 129). Dal canto emerge in chiave poetica il tentativo umano di descrivere l’origine della realtà
psichica, dell’Anima del Mondo e dell’Anima dell’Uomo.
Quest’Anima è in viaggio, un viaggio che ha una sua propria dimensione, al di là dello spazio e del tempo.
La recitazione del mantra e le riflessioni teoriche che si svilupperanno saranno sostenute da una pratica corporea dinamica pensata per favorire la stabilità e la comodità nello stare seduti e per impostare un ritmo di respiro consapevole adatto al canto.
Descrizione del programma
Sabato Mattina: pratica dinamica di riscaldamento. Lettura del mantra in italiano. Introduzione alla pronuncia sanscrita, in particolare all’uso di vocali lunghe e brevi. Recitazione delle prime tre strofe del nāsadāsīya sūkta. Riflessioni teoriche, in chiave psichica, delle origini della coscienza in homo sapiens.
Pomeriggio: spazio aperto. Pratica corporea della sequenza introdotta al mattino e riflessioni sull’importanza della postura da seduti. Recitazione delle successive tre strofe. Proseguimento delle considerazioni teoriche riguardanti lo sviluppo della coscienza umana.
Domenica Mattina: riscaldamento con la sequenza dinamica. Recitazione dell’ultima strofa e di tutto il mantra. Considerazioni teoriche. Spazio aperto per domande e riflessioni conclusive.
a cura di Valeria Brasile, socia ordinaria YANI 1046.
Sono nata a Castellammare di Stabia l’8 marzo 1979.
Nel 2003 mi sono laureata in Psicologia Clinica e di Comunità presso l’Università degli Studi di Bologna.
Ho scoperto lo yoga da autodidatta e poi, nel 2007, ho iniziato un percorso di formazione insegnanti presso l’Associazione Culturale “Scuola Yoga Pramiti” di Ventimiglia.
Nel 2010 ho conseguito l’attestato di insegnante di hatha yoga.
Ho studiato meditazione vipassana nei centri di Goenkaji in Italia e in India nel 2009 e nel 2010.
Ho concluso nel 2019 un Master di yoga per bambini con il metodo GiocaYoga presso l’Associazione Culturale “A.I.Y.B.” di Milano e, sempre nello stesso anno, ho conseguito un diploma di istruttore di primo livello in “Ginnastica finalizzata alla Salute e al Fitness” presso l’Ente di Promozione Sportiva “A.C.S.I.” di Como, riconosciuto dal C.O.N.I..
Alcuni anni fa, spinti da passioni comuni, insieme a mio marito e a un caro amico abbiamo fondato un gruppo musicale: “l’irriducibile plurale”. I nostri spettacoli annuali – valorizzati dalla partecipazione creativa di altri amici e praticanti – hanno l’intento di suscitare in maniera artistica quel sentimento di unione e bellezza che lo yoga vuole promuovere.
Riconosco nello yoga una filosofia del processo vitale e del corpo, una scienza antica e viva che, attraverso raffinate tecniche psicofisiche, risveglia l’intuizione della sacra unità di tutte le cose.
Insegnando – dal 2010 – vedo concretizzarsi un percorso, una pedagogia, grazie alla quale si esprime e si raffina quel centro simbolico irrevocabile che è il proprio corpo.
Scopro che, nel tempo, attraverso la forza della relazione, si percepisce tra
insegnante e studente un filo invisibile, quello stesso filo che che lega l’irriducibile pluralità di cui siamo fatti noi e la realtà.
Lungo tale filo si tentano i passi verso la ricomposizione dell’intero.