Le Tredici Notti Sante 

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Le tredici notti sante corrispondono ai giorni che vanno dal 24 dicembre al 6 gennaio e che, nella tradizione sono giorni di vacanza, di festa in cui l’invito è alla meditazione e soprattutto ad una pratica che indaga sull’avvenuto e pone le basi sull’avvenente (ciò che sta per avvenire).

Le 13 notti sante hanno inizio con l’arrivo della Luce sulla terra. Dal solstizio d’inverno (punto più buio dell’anno) inizia il tempo della luce che cresce fino al 24 giugno.

Quest’anno la nostra associazione, durante le pratiche yogiche, ci ha sollecitato e invitato a  vivere con questo spirito i giorni delle tredici notti sante. 

Cerchiamo  di  entrare  nell’esperienza  adottando  delle  comprensioni  che  ci  aiutino  a svelare maggiormente questa pratica personale e condivisa. 

Ciascun giorno dal 24 dicembre al 6 gennaio meditiamo su una virtù che  rappresenta ciò che si amplificherà nei dodici mesi dell’anno.

Ogni virtù meditata ha l’energia del mese corrispondente, come di seguito indicato,  avrà l’energia  corrispondente ai segni  dello  zodiaco  dei  quali  andrà a  sviluppare la qualità mancante o celata. 

Si  chiamano  13  notti  sante  in  quanto  l’ultimo  giorno si mediterà sulla gratitudine per ogni cosa che si dispiegherà nel corso dell’anno successivo. 

Notte del 24 Dicembre. Capricorno. Mese di Gennaio. 

Virtù: coraggio.

Notte del 25 Dicembre. Aquario. Mese di Febbraio. 

Virtù: discrezione.

Notte del 26 Dicembre. Pesci. Mese di Marzo. 

Virtù: generosità.

Notte del 27 Dicembre. Ariete. Mese di Aprile. 

Virtù: devozione.

Notte del 28 Dicembre. Toro. Mese di Maggio. 

Virtù: equilibrio.

Notte del 29 Dicembre. Gemelli. Mese di Giugno. 

Virtù: perseveranza.

Notte del 30 Dicembre. Cancro. Mese di Luglio. 

Virtù: distacco.

Notte del 31 Dicembre. Leone. Mese di Agosto. 

Virtù: compassione.

Notte del 1 Gennaio. Vergine. Mese di Settembre. 

Virtù: cortesia.

Notte del 2 Gennaio. Bilancia. Mese di Ottobre. 

Virtù: ottimismo.

Notte del 3 Gennaio. Scorpione. Mese di Novembre. 

Virtù: pazienza.

Notte del 4 Gennaio. Sagittario. Mese di Dicembre. 

Virtù: utilizzo del pensiero.

Notte del 5 Gennaio. Manifestazione. Gratitudine.

Si medita dalle 18.00 alle 1.00 del giorno seguente 

Ci  si  appresterà  con  una  candela  accesa e  un  quaderno, una penna  (tutto nuovo) per poter annotare, dopo la meditazione, ciò che risulta ispirante e d’intuizione.

Ci  si  raccoglierà  in  un  luogo solitario ed intimo dove ci si potrà connettere con se stessi attraverso la pratica più idonea al proprio stato. 

Si può utilizzare una pratica di centratura contattando il proprio respiro e poi praticando l’Hong So o altro pranayama di aiuto alla meditazione 

Si rifletterà  sulla virtù  corrispondente al  giorno di  riferimento  e  si  osserverà  durante l’intera   giornata   seguente   ciò  che  accadrà  in  riferimento  a  quella  virtù  sviluppata annotando nel quaderno ciò che può essere utile. 

Mi è stato chiesto di produrre audio di  accompagnamento alla  meditazione o di scrivere sulle virtù corrispondenti…  credo  fermamente che ciascuno serbi in se  ciò  che  occorre alla  propria  personale  evoluzione  e   che  possa  adoperarsi  per  meditare  attivando la propria  Volontà  Suprema,  che  ci  permette  di  uscire  dal  vortice  ( vritti )  e  di entrare nel flusso. 

Credo che ciascuno sia Libero di Volare!

Desidero   darvi  un  approfondimento  tratto  da  Steiner   che  trasforma  le virtù in una energia ancora più elevata passando dalla virtù ad una evoluzione di essa. 

Di seguito lo scritto e la fonte 

Auguro a tutti noi Buone Notti Sante e Giorni di Festa!

Angela Malvone 

insegnante e formatrice di Hatha Raja e Kriya Yoga

 

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Le dodici virtù

Pubblicato il 24 luglio 2015 di luiginamarchese https://luiginamarchese.wordpress.com/2015/07/24/l-e-d-o-d-i-c-i-v-i-r-t-u/ 

Fra le tante indicazioni che  Rudolf Steiner  ha  dato  per  l’educazione  interiore,  vi  sono anche le  “Dodici virtù da meditare e prendere in considerazione nella vita”.  Sono dodici atteggiamenti animici, quindi uno al mese,  in relazione al passaggio del sole da un segno zodiacale  all’altro,  iniziando  dal  21  di ogni mese, in rapporto al segno zodiacale stesso. Un tratto caratteristico di queste virtù, è quello di  trasformarsi in una ulteriore virtù che sorgerebbe dalla pratica della prima:  già contenuta in essa <in nuce>, si rivela come una sorta di fioritura, di conseguenza morale dovuta all’esercizio.

– 1 – Sole in Ariete – dal 21 marzo al 21 aprile:

Devozione         diventa          Forza di sacrificio

L’ingresso  del  Sole  in  Ariete,  segna  il  punto  di  svolta  dall’inverno alla primavera: ha luogo l’equinozio di primavera,  La  natura  si  risveglia dal suo sonno invernale e tutti gli esseri  viventi  dotati  di  anima  si innalzano  verso  l’atmosfera  incontro  al  Sole.  E’  un evento  tellurico   –   cosmico   che   deve   essere   accompagnato   da   un   sentimento   di “devozione” per il suo accadere misterioso  che  ora  collega l’anima umana all’atmosfera circostante  “brulicante”   di   esseri   in    movimento.   Devozione   che    significa   anche “venerazione e gratitudine” per la vita che si risveglia e per gli Esseri che  mantengono la vita.   Ma a cosa può condurre un sentimento  di  devozione verso qualcuno o qualcosa se non alla  possibilità  di sacrificarsi per esso-essa?  Se l’anima umana nutre un sentimento di devozione-venerazione per la verità,  ad esempio,  avrà sicuramente  anche  la forza di sacrificarsi per il suo conseguimento.  Oppure la conoscenza: farà qualsiasi sacrificio per conseguirla.  E’ chiaro  ed evidente  che in questo  sentimento  è  presente  in  alta misura l’amore.  Un altro esempio di devozione- sacrificio,  è quello espresso nella 36^ settimana del <Calendario dell’anima> di Rudolf Steiner, che suona:

“La Parola universale  anelando a  manifestarsi  parla misteriosamente  nelle profondità del mio essere: “Colma le mete del tuo lavoro con la mia luce spirituale per sacrificare te attraverso Me”. 

– 2 – Sole in Toro – dal 21 aprile al 21 maggio:

Equilibrio         diventa            Progresso.

La virtù  dell’equilibrio è sicuramente fondamentale per un giusto fluire della vita stessa fra  esigenze  interiori  e  necessità  esteriori.  La  manifestazione  della  vita  nel mondo è sempre  espressione  di  due  forze  opposte e contrastanti: nord-sud, destra-sinistra, alto-basso,  bene-male,  luce-ombra,  dentro-fuori e così via.  Il compito  dell’uomo,  pur entro questa polarità,  è  appunto  la  conquista  dell’equilibrio.  Si potrebbero fare, ad esempio, grandi progressi in una sola direzione:  ma sarebbe unilaterale  e  richiederebbe un altro sforzo simile nella direzione opposta.  Per dirla in concreto:   se ci affidiamo alla  Potenza luciferica   per   un   certo   raggiungimento,   non   può  assolutamente    considerarsi   un progresso reale,  in  quanto  poi,   sarà necessario compiere  un  atto  di  affidamento  alla Potenza arimanica,  ancora unilaterale,  per poter conseguire,  alla fine,  un equilibrio.  E’ norma antichissima il conseguimento del giusto  equilibrio:  già  Lao-tsu  e  poi  Confucio, hanno  a  lungo  insistito  sul <costante invariabile mezzo> – il ciung-yung – quale qualità suprema, caratteristica inconfondibile del Regnante, del <Signore>, del <Giusto>. Abbiamo così già considerato il “progresso” quale risultanza dell’esercizio dell’equilibrio nella  vita.  Ma,  chiediamoci,   qual’è   il  suo  senso  ultimo?   La nascita  dell’Io   Reale  o dell’Altro  Sé.   Senza  questo  elemento  spirituale,  che  deve  diventare  <dominante   e signore> degli eventi fra esigenze interiori e necessità esteriori, un giusto equilibrio e di conseguenza un progresso reale non può essere conseguito.

– 3 – Sole in Gemelli – dal 21 maggio al 21 giugno:

Perseveranza         diventa                Fedeltà

Nella pratica delle cose che richiedono uno sforzo continuato nel corso di tanti anni, come, ad esempio, lo studio di uno strumento musicale, la virtù della perseveranza è proprio indispensabile. Se poi veniamo all’ educazione occulta, la situazione acquista ancora maggiore importanza in quanto, detto in modo esplicito, è meglio non far nulla in questo campo, che iniziare un qualcosa e poi smettere per mancanza di costanza e di sostegno del volere. La volontà cosciente decisionale, il proposito sono facoltà legate all’Io, espressioni dell’Io e sue caratteristiche: la qual cosa indica molto chiaramente le necessità che questo Io Reale inizi ad emergere dai flutti dell’anima. Per cui, già il praticare le virtù di cui qui si parla, per anni ed anni, è già segno di perseveranza. E che tale perseveranza sia anche segno di fedeltà è già un tratto implicito in essa. Qui si tratta di essere fedeli ad un proposito, ad una decisione ben vagliata e soppesata, presa un certo giorno. Ma poi diventando un costante moto dell’anima, la fedeltà si manifesterà e manterrà intatta anche in altre diverse situazioni poste dalla vita.

– 4 – Sole in Cancro – dal 21 giugno al 21 luglio:

Disinteresse (altruismo)        diventa      catarsi

(il <Selbstlosigkeit> tedesco si traduce con <disinteresse>, chiaramente <per se stesso> e quindi l’espressione migliore è senz’altro <altruismo>)

Siamo alla svolta dell’estate, al <solstizio d’estate>- Gli esseri viventi dotati di anima nella natura, si effondono nello spazio incontro al sole. Anche l’anima umana quindi, si eleva verso le altezza cosmiche. Così ora, le tre virtù successive ed estive, contemplano proprio questo <uscire da sé>, quanto le tre precedenti esprimevano uno <stare in sé>. Altruismo ha il significato di una donazione di sé, significa l’<ama il tuo prossimo e dedicati a lui>. I legami fin qui tenuti della propria egoità, ora si devono allentare e, nell’effondersi verso fuori, interessarsi di tutto questo <fuori>, di questo <altro>, dimenticando se stessi. La situazione <estiva> dell’anima, ripetiamo, favorisce questo moto centripeto, che così può venire compiuto senza molta difficoltà, sempre se viene concesso di <sperimentarsi nell’uscire da se medesimi>. E’ anche – e forse <sopratutto> – una liberazione da se  stessi e da tutti i moti dell’anima vissuti durante la stagione invernale entro il cerchio della propria egoità. Ora ci dedichiamo all’<altro>, favoriti dalla stagione e dalla potenza della luce solare. E che questo <dedicarsi all’altro> rappresenti una <catarsi> è proprio del tutto conseguente. La <catarsi dall’egoismo>, dai moti centripeti dell’animo, dalle mille e mille movenze interiori che fanno sempre capo a se stesso e che vedono se stesso come <centro dell’universo>. Ora da questo <centro> guardiamo fuori e troveremo una enorme ricchezza nelle mille meraviglie degli esseri viventi intorno a noi.

– 5 – Sole in Leone – dal 21 luglio al 21 agosto:

Compassione      diventa         libertà

Far scaturire la libertà dalla compassione, a tutta prima si presenta come un enigma, che però tenteremo di risolvere. Compassione viene da <con-patire>, partecipare <insieme all’altro>. E’ un <altruismo intensificato> fino alla <partecipazione attiva e fattiva>. Contempla due tappe: la prima quale moto interiore piuttosto generalizzato e, diremo, teorico, come nel buddismo. La seconda che diventa <azione fattiva>, azione <ex abundantia cordis>, cioé <dalla pienezza del cuore> in senso francescano. L’uomo dimentica completamente se stesso e si dedica all’<altro> pienamente, nel senso cristiano più alto, partecipando alle sue paure, angosce e difficoltà: quindi <con-patisce>, patisce insieme. E che questo atteggiamento sia foriero della più alta libertà è anche comprensibile soltanto se si pensa che la minaccia più grande, i legami più saldi, le catene più ferree che ci legano e ci rendono non-liberi, sono proprio quelle <interiori>. L’uomo ha in fondo il più grande nemico in se stesso, nei suoi egoismi che assumono aspetti proteici e spesso si occultano dietro un <apparente altruismo> che pero, in fondo, è ancora un egoismo potenziato poiché raffinato. Veramente libero è l’uomo compassionevole che libera gli altri . Mirabile esempio la figura di Parsifal, <durch Mitleid wissend>, <sapiente, conoscente per compassione>. recita Wagner nel suo testo. Parsifal che può così redimere e battezzare Kundry: Parsifal l’iniziato cristiano dell’epoca dell’anima di coscienza.

– 6 – Sole in Vergine – dal 21 agosto al 21 settembre:

Cortesia.   diventa                 Tatto del cuore

Inizia il <rientro> in se stessi con l’approssimarsi dell’autunno. Difatti la cortesia – che significa un   moto del cuore verso l’altro – è già in una posizione più limitata della compassione-dedizione. Non impegna allo stesso modo la volontà, ma il sentimento che ora, nel rivolgersi all’altro, esercita con attenzione un controllo dei suoi moti ed espressioni interiori a cominciare con un interesse verso l’altro, voluto e magari mai provato prima, cercando di aggiungervi un delicato calore del cuore. Ma la cortesia può anche essere un dato della buona educazione, oppure un moto ragionato in ordine a determinati vantaggi che può offrire: in questi casi la cortesia è solo falsa. La vera cortesia contiene in sé il rispetto per l’altro: rispetto che nella cortesia di comodo non c’é. E’ soltanto un ulteriore egoismo più raffinato anch’esso. Forse potrebbe essere utile, nel moto cortese verso l’altro, cercare di vederlo quale <immagine> di qualcosa di più elevato, di spirituale – ogni uomo è un Essere spirituale – di un Io Reale, che però qui sulla terra si manifesta con la sua necessaria <maschera>, con la sua <persona>. Vedere dietro e al di sopra della persona, come sullo sfondo, la sua immagine egoica, per la quale non si può avere che un rispetto assoluto, può sicuramente aiutare a manifestare verace cortesia. Abbiamo parlato di un moto del cuore, Esercitandolo continuamente, lentamente si trasformerà in una sorta di <finissimo tatto del cuore stesso>, che così diviene anche un nuovo strumento di conoscenza dell’anima altrui, oltre che della propria ovviamente.

– 7 – Sole in Bilancia – dal 21 settembre al 21 ottobre:

Contentezza.  diventa                       Tranquillità

Sviluppando una interiore contentezza ci richiudiamo in noi stessi: è un moto dell’anima del tutto interiore, che non riguarda in alcun modo il mondo esterno o gli altri. Si può essere contenti per svariatissime ragioni, il più delle volte personali. Siamo nel passaggio verso l’autunno, nell’equinozio d’autunno. L’atmosfera le nuvole, il calore e la luce solare cominciano a mutare con il rientro entro la terra stessa delle varie sue anime. Potrebbe sorgere un moto di tristezza, di malinconia, per la perdita dell’estate. Ma la natura si presenta con una veste di colori tali che, nel guardarla, l’anima si riempie di gioia poiché, sì, la natura muore, ma il suo essere spirituale invece si risveglia. Nella 30^ stanza del <Calendario dell’anima>, alla fine di ottobre e primi giorni di novembre, possiamo leggere le parole:

Posso sentire, colmo di gioia il risveglio spirituale dell’autunno

“L’uomo contento è un uomo tranquillo”. Ha raggiunto un equilibrio interiore fra esigenze interiori e necessità esteriori, che gli conferiscono tranquillità. Non desidera nulla. Ha accettato la vita ed il suo destino con gioia, contentezza, proprio secondo il noto fioretto di S.Francesco: “scrivi che quivi è perfetta letizia”

Non ha fretta, ma non è inerte, non avendo accettato il suo destino come una fatalità, poiché sa che egli stesso ne è l’artefice. Se si è costruito una data casa, è poi contento di poterla abitare con tutti i relativi contorni.

– 8 – Sole in Scorpione – dal 21 ottobre al 21 novembre:

Pazienza    diventa      Avvedutezza

“La pazienza è la virtù dei forti” suona un vecchio detto popolare: forti moralmente si intende. E’ fuori di dubbio che, per esercitare pienamente la pazienza, è necessaria la più desta presenza dell’Io. il quale <domina> le varie sortite del corpo astrale-emozionale, strumento col quale, di norma, viviamo la nostra vita. Due sono i versanti sui quali indirizzare gli sforzi per il conseguimento della pazienza:

– verso i moti interiori come dicevamo: irrequietezza, fretta, insoddisfazione, ecc.

– verso le cose esterne quando si dispongono in modo di dar luogo a complicazioni nel loro decorso, che generano così degli scatti di stizza – se non addirittura di collera – i quali, però, non fanno che complicare il processo anziché semplificarlo. Se invece si attua con calma e pazienza, tutto si svolge nel più semplice e veloce dei modi: ma l’IO deve porsi con piena presenza nel guidare le cose e gli eventi. Ciò che ne risulta si chiama <avvedutezza>, che si sviluppa appunto dall’esercizio della <pazienza>, la quale consente di raggiungere una certa preveggenza, diciamo così, che consente di visualizzare molto chiaramente quanto va fatto, e fatto in modo oculato, che significa controllato, e quindi con la presenza dell’Io.

– 9 – Sole in Sagittario – dal 21 novembre al 21 dicembre:

Controllo della lingua   diventa       Sentire la verità

La pazienza esercitata e raggiunta, porta come conseguenza – fra le altre cose – anche il controllo sul proprio modo di parlare, come risultato della calma che ne consegue. Se osserviamo il nostro <modo di parlare>, troveremo che è del tutto fuori del nostro controllo ed è frutto di una certa abitudine di eloquio e quindi del tutto istintivo. Ma noi, nel parlare, dovremmo sempre tentare di dire la verità, che significa essere sempre coerenti. Il chiacchierare per il piacere di farlo, senza scopo, per dire nulla di serio e concreto, non aiuta in nulla. Veramente anche il parlare alla rinfusa di questo e quello, come si fa quando si è in tante persone, non porta a nulla. Si potrebbe obiettare: ma però si <incontrano gli altri>, cosa che risponde anche a realtà. Però si potrebbero egualmente incontrare gli altri, parlando ordinatamente di un solo argomento, poi un altro e un altro ancora – con ordine e consapevolezza – in modo che, alla fine, il discorso abbia un senso e porti di un passo più vicino alla verità dei fatti. E così, proprio in questo modo, con la propria parola si può, lentamente, articolare il pensiero – che ovviamente sta dietro di essa – in modo che esso cerchi la verità: col proprio modo di parlare si tenta di esprimere la realtà e la verità. Presto ci accorgeremo che, se tentiamo questa via, si sviluppa lentamente un senso del vero che ci impulsa a dire la verità in qualunque circostanza e che prima ci mancava.

– 10 – Sole in Capricorno – dal 21 dicembre al 21 gennaio:

Coraggio   diventa   Forza di redenzione

Ora, il dire la verità diventa spesso – in certe situazioni – un atto di coraggio. Siamo nel pieno solstizio d’inverno che dovrebbe essere il punto più basso della posizione del sole, ed il punto più buio dell’inverno: difatti subito dopo le giornate cominciano ad allungarsi. Il sentimento di quest’epoca – oscura nei riguardi della luce solare – è quello di una segreta paura che si può sperimentare nel confronto con la stagione fredda. Vivendo in città con le sue caratteristiche: traffico continuo e rumore, luci accese di notte, abitazioni riscaldate, ecc. questa paura segreta può non essere avvertita a motivo delle continue distrazioni del vivere cittadino. Ma là dove si sperimenta l’inverno, come in campagna o montagna, tale paura può diventare concreta. E per vincerla si deve sviluppare coraggio interiore: coraggio per poter affrontare questo momento inclemente dell’anno. Dobbiamo chiuderci completamente in noi stessi e raccogliere tutte le forze di fiducia nelle forze del bene e del vero, segretamente minacciate fin dall’inizio dell’autunno e che si esprimono nel buio e nel freddo esteriori. Se ad esempio, si vive un pò isolati, tale modo di sentire diventa presto una realtà, poiché gli esseri del freddo e del buio si sentono intorno a noi minacciosi: e bisogna raccogliere tutte le forze morali interiori per resistervi: in altre parole   sviluppare coraggio. Questo coraggio diventa in effetti una forza redentrice nel senso che riscatta dalla presa delle potenze del male presenti durante l’inverno. Questo nei propri confronti. Ma considerato oggettivamente il coraggio è l’unica qualità – polarmente opposta alla compasssione – in grado di affrontare il male e trasformarlo – redimerlo – in bene.

– 11 – Sole in Acquario – dal 21 gennaio al 21 febbraio:

Discrezione   diventa     Forza meditativa

Lo sviluppo della virtù del coraggio, potrebbe condurre l’uomo a compiere atti verso l’esterno, verso <altri> in modo da imporre la propria personalità: è una sorta di pericolo. Ecco allora che, subito dopo, viene consigliata la discrezione, l’essere discreto e quasi <camminare in punta di piedi>. In questo atteggiamento prevale senza dubbio il rispetto verso l’altro, sia persona che cosa, in modo da non recare disturbo, da non tentare di prevalere o anche di farsi valere: è senz’altro un <trattenere le forze> sviluppando un grande <tatto> nel movimento, nel gesto, nella parola, nella presenza, con un senso di vigile attenzione. Questo trattenere le forze allora può essere volto al meditare: vale a dire che le forze trattenute possono essere impiegate per il lavoro interiore, invece di venire impiegate – o forse anche sprecate – in azioni esteriori. Il <chiudersi in sé> in un certo senso, favorisce la concentrazione, grazie alla capacità di <diventare discreti> al momento giusto.

– 12 -Sole in Pesci – dai 21 febbraio al 21 marzo:

Magnanimità   diventa   Forza d’amore

Abbiamo qui ora ancora un movimento contrario, poiché l’essere magnanimo, agire con grandezza d’animo, significa anche aprire le porte dell’anima e donare senza risparmio, con generosità quanto eventualmente viene chiesto. La magnanimità è la virtù particolare del <signore> del <principe> del Regnante, secondo Confucio. E’ senza dubbio una virtù affine all’ altruismo, in quanto si apre all’essere diverso e non affine, come ponendosi un pò più in alto e guardando con occhio generoso anche il diverso e difforme. E’ sicuramente un tratto che sviluppa una particolare forza d’ amore, che però è già contenuta nell’essere generoso e grande: grande con discrezione, grande con modestia, grande con compassione, grande con devozione. Potremmo dire che proprio l’amore è magnanimo, discreto, paziente, cortese, compassionevole, disinteressato, coraggioso e devoto. E con questa grande apertura d’animo ci affacciamo ora all’incipiente primavera, La cui caratteristica contempla appunto l’apertura della terra verso il cosmo e consente alle sue <anime> di unirsi ad esso.

 

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