Il Kriya insieme

Incontro per tutti i Kriyaban

Giovedì 1 dicembre ore 22,00

Associazione Haleakala Armonia & Benessere Via G. Matteotti, 41 Scafati SA

Segreteria organizzativa cell. 3924589799

 

Che cos’è il Kriya Yoga?

Il Kriya Yoga è una tecnica avanzata per l’evoluzione spirituale, che è stata tramandata da epoche caratterizzate da una maggiore illuminazione spirituale. Fa parte dell’antica scienza del Raja Yoga, ed è menzionato da Patanjali negli Yoga Sutra e da Sri Krishna nella Bhagavad Gita. La tecnica vera e propria del Kriya può essere rivelata solo agli iniziati, ma il suo fine e l’essenza della sua natura sono stati descritti da Paramhansa Yogananda e Swami Kriyananda nelle loro rispettive autobiografie, nei capitoli dedicati a questo argomento.

«Il Kriya yogi dirige mentalmente la propria energia vitale, facendola ruotare, in su e in giù, attorno ai sei centri spinali (i plessi midollare, cervicale, dorsale, lombare, sacrale e coccigeo) che corrispondono ai dodici segni astrali dello Zodiaco, il simbolico Uomo Cosmico. Mezzo minuto di rivoluzione dell’energia intorno alla spina dorsale dell’uomo determina sottili progressi nella sua evoluzione; quel mezzo minuto di Kriya equivale a un anno di naturale sviluppo spirituale».Paramhansa Yogananda

«Il Kriya Yoga dirige l’energia lungo la spina dorsale e attorno ad essa, neutralizzando gradualmente i vortici di chitta. Allo stesso tempo esso rafforza i nervi della spina dorsale e del cervello, rendendoli capaci di ricevere correnti cosmiche di energia e di coscienza. Yogananda ha affermato che il Kriya è la scienza suprema dello yoga». Swami Kriyananda
La conoscenza del Kriya rimase sepolta durante l’era oscura del materialismo, che in India è chiamata Kali Yuga. Venne riportata in vita dall’immortale maestro indiano, Babaji, che nel 1863 la insegnò a Shyama Charan Lahiri di Benares, il quale successivamente articolò i principi del Kriya in una serie specifica di pratiche di meditazione e pranayama. Lahiri Mahasaya insegnò questa scienza a migliaia di discepoli, la maggior parte dei quali erano persone con famiglia che, come lui, conservarono le loro responsabilità terrene pur praticando il Kriya.In uno dei passaggi più importanti di Autobiografia di uno Yogi, Babaji parla del Kriya nell’epoca moderna e dice:

«Una profonda ragione giustifica il fatto che tu non mi abbia incontrato questa volta prima d’essere già un uomo sposato, con delle modeste responsabilità di lavoro. Devi abbandonare il pensiero di unirti al nostro gruppo segreto nell’Himalaya: la tua vita deve essere vissuta tra la folla cittadina, servendo come esempio di yogi-capofamiglia ideale.»

Fonte:

http://ananda.it/pagine/cose-il-kriya-yoga

 

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