seminario di filosofia Yogica

La Bhagavad gītā e noi Visioni d’insieme

sabato 1 giugno e domenica 2 giugno 2024

sabato dalle 9.30 alle 18.00 e domenica dalle 9.30 alle 13.00

Il seminario è aperto a chiunque, vicino allo yoga, voglia soffermarsi sugli aspetti filosofici che la tradizione dell’India ci ha lasciato in eredità e voglia approfondire il canto dei mantra familiarizzando con i suoni dell!alfabeto sanscrito. Sia i contenuti filosofici che il canto avranno come testo di riferimento la Bhagavad gītā.

L’insegnante

Valeria Brasile: insegnante di yoga, dottoressa magistrale in psicologia clinica e di comuni- tà, dottoressa in filosofia, attualmente iscritta al biennio magistrale in metodologie filosofi- che.

Studiare lo yoga ha significato, a un certo punto del mio percorso, dedicarmi ad esplorare il canto e la recitazione dei mantra; imparare la fonetica sanscrita – cosa che ho fatto da auto- didatta – è stato una conseguenza.
Una pronuncia più corretta delle parole sanscrite ha, per me, valore analogo alla precisione che si ricerca negli āsana, ed è ciò che tento di trasmettere quando me ne viene data l’occa- sione. I mantra zampillano e ci vivificano attraverso questo piccolo sforzo d’amore.

Il lavoro, poi, sulla sostanza filosofica della Bhagavad gītā sarà sviluppato a partire da una prospettiva frutto della formazione in filosofia di questi anni: ho avuto infatti l’onore di in- contrare il pensiero religioso di una filosofa francese, Simone Weil che, nell’ultimo periodo della sua breve vita, a seguito di importanti esperienze interiori, si è consacrata allo studio di alcuni testi della tradizione spirituale indiana. Per riuscire ad avere un contatto più intimo con tale tradizione, Weil impara la grammatica sanscrita, partendo da zero. L’impegno pro- fuso le permette di intrattenersi con la Bhagavad gītā in maniera elevata e ciò che emerge dalle sue meditazioni è, a mio avviso, illuminante, a tratti originale, ma, forse, troppo poco conosciuto. Trovo, inoltre, che il suo ardore sia un esempio contagioso di come si ricerchi.

Le tradizioni, qualunque esse siano, ci parlano: chiedono di incontrare il nostro pensare, il nostro agire, il nostro vivere. Ci chiedono di contribuire ad esse in quanto futuri antenati. Altrimenti non hanno senso. Ecco perché questo incontro riceverà nutrimento dalla parteci- pazione di ciascuno di noi. Ciascuno di noi, infatti, può, con il suo contributo, ri-significare la tradizione, coniugandola al presente.

Il programma


Sabato mattina: punti di vista sulla Bhagavad gītā. 

Introduzione all’alfabeto sanscrito e alla sua pronuncia.

Pronuncia corretta di alcuni āsana. 

Canto di brevi mantra.

Sabato pomeriggio: Simone Weil e la Bhagavad gītā. 

Canto di alcuni śloka (versi) della Bhagavad gītā.

Domenica mattina: śloka della Bhagavad gītā. 

Cerimonia finale.

Per info e contributo 3389745241

Lascia un commento